Esercitò per alcuni anni la professione di avvocato ma ben presto si dedicò al teatro. Dagli anni della prima guerra mondiale lavorò senza sosta e degli anni '20 sono i suoi grandi successi. Insegnò all'Accademia dei Filodrammatici a Milano anche a Strehler e a Grassi. Memorabile fu la sua ultima apparizione nel personaggio dell'indovino Tiresia, cieco come ormai lui.