Quando il fiorentino conte Bentivoglio s'accorse che il nipote Galeazzo, alto, elegante e brillante seduttore, stava trascinando "nel fango del cinematografo" il buon nome del casato, gli impose, per vie legali, di cambiare il cognome. Nacque così, dall'ira del nonno, un elegante nome d'arte. Al fianco di Totò creò personaggi indimenticabili.